Tudor U23, Juan David Sierra: “Più possibilità di fare strada in una squadra di sviluppo all’estero che non in una Continental italiana”

Juan David Sierra, 18 anni, è uno dei 13 corridori che farà parte della squadra di sviluppo della Tudor Pro Cycling per la stagione 2024. Il corridore milanese ha deciso di unirsi alla formazione svizzera per affrontare i passi che dovrebbero portarlo verso il professionismo. Reduce dall’esperienza nella Ciclistica Biringhello e, soprattutto, da una prova eccellente e sfortunata nella prova di categoria Juniores dei Mondiali di Glasgow 2023, Sierra è uno dei giovanissimi corridori più interessanti del panorama italiano, considerate anche le qualità messe in mostra finora nelle prove in pista (è stato argento agli ultimi Mondiali di categoria, a Cali).

“L’obiettivo è quello di fare carriera nel ciclismo – le parole di Sierra in un’intervista concessa a DirectVelo – E devo considerare il fatto che le probabilità di riuscirci sono più grandi se entri nella squadra di sviluppo di una squadra straniera, con risorse più ampie, rispetto a quelle che hai entrando in una formazione Continental italiana. In più, da noi devi anche affrontare la pressione di fare risultati, mentre in una realtà come la Tudor so che mi sarà dato il tempo di imparare e di crescere”.

Nel 2023, oltre al quarto posto iridato, Sierra ha raccolto anche il sesto agli Europei di Drenthe 2023 ed è stato quinto al Campionato Italiano di categoria: “Il circuito della prova nazionale era perfetto per me, con 2500 metri di dislivello. Stessa cosa a Glasgow, mi piacevano tantissimo tutte quelle curve e i continui rilanci. Stavo andando forte ed ero chiaramente in grado di salire sul podio. Ma ho commesso un errore, cambiando rapporto nell’ultimo chilometro, e alla fine non sono riuscito nemmeno a fare la volata. Ero arrabbiatissimo, anche se a ripensarci a mente fredda quello rimane uno dei migliori momenti della mia stagione“.

Qualche rimpianto anche per la prova continentale: “Prima della gara ero stato designato come uno dei due riferimenti. Poi, per come si è messa la corsa, la squadra nel finale ha lavorato per me – racconta Sierra – Ma ho commesso un altro errore, iniziando la volata troppo presto, dato che gli ultimi metri erano in salita. La pista? Mi diverto e mi aiuta anche per il rendimento su strada, come è stato nel caso del circuito di Glasgow. Nel 2024 voglio concentrarmi sui grandi eventi e anche sulle varie prove della Coppa delle Nazioni (circuito giovanile di cui fa parte, ad esempio, il Tour de l’Avenirndr). Questi saranno grandi obiettivi”.

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